iPhone Mini a basso costo non s’ha da fare: la prima smentita ufficiale da Apple arriva nientemeno che da Phil Schiller, che in questi anni abbiamo imparato a conoscere visto che sale regolarmente sul palco delle presentazioni da San Francisco in qualità di vicepresidente per il product marketing. Insomma, uno dei dirigenti più importanti della mela morsicata, nonché uno dei responsabili proprio della promozione dei prodotti di Apple. Da qui il dubbio: che sia una mossa sapientemente studiata quella della smentita proprio per generare questo sali-scendi di tensione per l’attesa di un melafonino a basso costo che potrebbe davvero arrivare per controbattere allo strapotere degli Android low-cost? In realtà un iPhone Mini potrebbe anche arrivare, ma avrà un costo in linea con la media Apple.
È tutta la settimana che si parla di un iPhone Mini a basso costo. Per l’amor del vero la fonte di questo rumor tecnologico è ancora una volta Digitimes ossia il magazine online coreano che più di una volta ha vinto la palma di produttori di bufale di origine controllata e protetta. Sembra dunque l’ennesimo caso di notizia falsa e tendenziosa pubblicata dal portale asiatico – che millanta vicinanze con le aziende manifatturiere locali e cinesi – poi ripresa da organi di stampa di tutto il mondo. Le voci sono diventate così importanti e vorticose che hanno costretto dunque Apple a intervenire con un personaggio di spicco in azienda, per smentire.
Ci ha pensato dunque Phill Schiller, che poi è il vicepresidente per il product marketing e che ha rilasciato la seguente dichiarazione allo Shanghai Evening News: “Non uscirà mai un iPhone Mini“. Una frase che non ammette repliche, chiara e dritta all’obiettivo. Ma Apple non è nuova a cambi repentini di strategia, d’altra parte Steve Jobs aveva escluso categoricamente che Cupertino avrebbe mai prodotto un iPhone con schermo diverso dai 3.5 pollici o un iPad più piccolo di 10 pollici. Insomma, la smentita è da prendere con le stesse pinze che servono per approcciarsi ai rumors possibilisti.
Schiller ha poi proseguito motivando la scelta: “Apple non produce niente di economico (cheap) e di entrylevel, non è una priorità nella produzione di dispositivi Apple, nonostante il settore degli smartphone economici sia estremamente popolare. Inoltre, nonostante Apple sia solo al 20% della fetta di mercato, ne deteniamo il 75% dei profitti“. Insomma, che senso avrebbe produrre un iPhone economico se quello standard – molto più caro – offre un ricavo sensibilmente maggiore? Più basso è il costo di vendita più basso sarà anche la soglia di guadagno per i californiani. Il ragionamento fila e sembra in perfetta linea con la filosofia di Apple, possiamo anche metterci il cuore in pace con iPhone Mini.